SCOPRI CASTELNUOVO DI PORTO, la Terra del Canto Infinito
La scoperta del borgo inizia lungo la via Flaminia, da una parte la natura incontaminata del Parco di Veio e dall’altra il borgo con le sue case arroccato sul colle su cui svetta la Rocca Colonna che domina la valle del Tevere.
Ed è proprio sulla via Flaminia che si iniziano ad incontrare i siti di interesse che contraddistinguono il paese, dalla chiesa di Sant’Antonio Abate che conserva l’affresco cinquecentesco della Vergine con Bambino e rappresentava un unico corpo edilizio con l’ospedale. all’Antica Osteria della posta (visibile solo dall’esterno ed aperto solo in occasione di eventi) l’Osteria della Posta sorta sul luogo di una statio di epoca romana, da ancora oggi il benvenuto al visitatore percorrendo poi la via principale si incontra la chiesa di Santa Maria delle Virtù consacrata nel 1674,
e sulla collina di fronte il palazzo settecentesco detto oggi Villa Lucina (di proprietà privata). Il bell’edificio scolastico in stile umbertino che ancora oggi assolve la sua funzione ci accompagna verso porta Maiori, dove accanto alla torre omonima si apre la vista sulla splendida piazza dominata dalla mole maestosa e imponente della Rocca Colonna dimora storica della famiglia Colonna, cui il borgo appartenne per due secoli, fino al 1581. Al suo interno si trovano la cappella dell’antica chiesa di San Silvestro in Castello, con affreschi del XIV secolo, e la Loggia Pinta del 1568, attribuita alla mano di Federico Zuccari.
L’elegante piazza, centro della vita cittadina è caratterizzata dalla presenza, oltre che della Rocca Colonna, dalla chiesa di Santa Maria Assunta ricostruita in forme barocche nel 1753-56, conserva il Trittico del Salvatore del 1501, attribuito alla scuola di Antoniazzo Romano, dal trecentesco campanile, dal palazzo cardinalizio dal Palazzo Paradisi, oggi sede comunale, e dalla Torre di Porta Maiori recentemente restaurata. Ma l’esperienza più romantica sarà perdersi nei vicoli del borgo medievale dove due interessanti percorsi, uno storico e l’altro panoramico vi guideranno alla scoperta del borgo ricco di storia e di curiosità. Se poi si ha voglia di andare un po’ oltre a poca distanza dal borgo sorge la piccola chiesa di San Sebastiano in cui è visibile un interessante affresco che ritrae il paese nel XVI secolo, poco più avanti si incontrano i resti di un antico casina di caccia detto Casino Lesti, casino di campagna probabilmente appartenuto a mons. Miselli Commissario della Reverenda Camera Apostolica e un tratto di strada basolata di epoca romana probabilmente riferibile al tracciato della antica Campana vetere, che conduceva dalla via Flaminia alla valle del Tevere.
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