Collegiata di Santa Maria Assunta

Collegiata di Santa Maria Assunta


Collegiata di Santa Maria Assunta


A Castelnuovo nel cuore del suo borgo, fuori dalle mura cittadine o sparse nelle campagne, è possibile osservare molte chiese o resti di quelli che furono edifici di culto, abazie, complessi ospedalieri religiosi, tutti testimoni di quello che fu un importante centro e di una popolazione devota. Le chiese sorsero tra il medioevo e il 1700 e la più interessante tra queste fu sicuramente la Chiesa di Santa Maria del XIII secolo. Composta da dodici altari era in realtà più piccola dell’attuale Santa Maria Assunta che ne possiede otto, più l’altare principale nell’abside.

La prima attestazione del primo impianto di culto è del 1460 quando viene citata nel testamento di Chiarina Conti, seconda moglie di Nicolò Colonna che lasciò parte del suo patrimonio per erigere una cappella dedicata a Santa Maria della Neve, per esservi sepolta. Il 25 Maggio del 1504 il sacello, oggi scomparso, venne consacrato.
Un’immagine della Chiesa di Santa Maria è possibile osservarla nella copia degli statuti di Sciarra Colonna concessi alla popolazione nel 1564, che ritraggono la piazza del mercato con la chiesa e la torre campanaria con la cuspide originaria.
Santa Maria Assunta fu completamente ricostruita nella seconda metà del 1700 sul sito della chiesina medievale, della quale resta soltanto il campanile che subì a seguito di un fulmine nel 1811, l’eliminazione della cuspide.
Nel 1581 i Colonna lasciarono per sempre il Palazzo di Castelnuovo, e vi si stabilì la Reverenda Camera Apostolica. Da quel momento diversi cardinali intervennero sulla vita comunitaria di Castelnuovo e sulle sue chiese. Fecero eseguire varie opere nella chiesa di Santa Maria: nel 1671 il cardinal Brancaccio elevò temporaneamente la collegiata a Cattedrale; nel 1675 Ulderico Carpegna fece dipingere la pala d’altare; nel 1683 Alderano Cibo restaurò le pitture della tribuna e dell'altare. Nella Chiesa di Santa Maria si tenevano sinodi e funzioni importanti che producevano un forte afflusso di fedeli, e così nel 1689 Flavio Ghigi realizzò un primo ampliamento, mentre il cardinale Lambruschini fece consolidare alcuni danni strutturali nel presbiterio.
Nonostante l’ampliamento la chiesa riusciva a contenere appena un terzo della popolazione e così si rese necessaria una riedificazione che avvenne nel 1753 su commissione del cardinal Raniero Delci mentre fu Giannantonio Guadagni che la inaugurò tre anni dopo.
La nuova Chiesa di Santa Maria Assunta sorge nella bellissima piazza del paese, dove affacciano gli edifici principali della vita cittadina, il Municipio, la Rocca Colonna, il Palazzetto Cardinalizio, il Bar Centrale, un importante polo musicale, oggi tutti completamente restaurati. L’edificio si presenta a navata unica con quattro cappelle per lato di cui la terza di sinistra, più ampia, che si allinea con la sagrestia e la torre campanaria, in laterizi a pianta quadrata e quattro ordini di celle, unica testimone del precedente impianto del XIII secolo. La decorazione architettonica è costituita da lesene binate con capitelli compositi che sorreggono in alto la cornice dentellata che imposta la volta. Ad ogni altare corrisponde un vano finestra con unghiatura che arriva fino al soffitto decorato con raffinate ghirlande di fiori racchiuse in cornici di stucco, mentre un angelo dalle lunghe ali reca il titolo della collegiata. Gli altari attualmente sono otto con il terzo di sinistra collegato con la sagrestia. Da destra vi è la Cappella di Santa Rita, l’Altare della Pietà, la Cappella dei Santi Protettori e la Cappella del Crocifisso. Da Sinistra è il Fonte battesimale, la Cappella del S.S. Salvatore, l’Altare della Madonna del Rosario collegato con la Sagrestia e infine la Cappella di Santa Teresa. Nella sagrestia sono conservati numerosi quadri argentei e paramenti sacri. Due nicchie a metà della navata e poste in alto sopra i due confessionali lignei, accolgono le statue della Madonna e quella di Sant’Antonino Protettore donata dalla popolazione e datata 1919. Tra il 1889 e il 1896, lateralmente alla chiesa, viene costruito il Palazzetto Cardinalizio. Annessi alla chiesa vi erano un giardino e un antico cimitero.
Nella prima cappella a destra, già dedicata a S. Rita, è ubicato l’altare marmoreo proveniente dallo Studiolo di S. Ignazio di Loyola dalla Chiesa del Gesù in Roma, donato dalla Compagnia del Gesù della Curia provinciale romana.
Il presbiterio è stato anch’esso ampliato del XVIII secolo tanto da valicare le mura della città. Al suo interno è compreso l’altare maggiore con coretti laterali sorretti da grandi teste angelicate. Dietro l’altare vi è il coro ligneo e una pregevole pala d’altare donata dal cardinale Ulderico Carpegna nel 1675 per la Chiesa di Santa Maria, raffigurante l’Assunta portata in gloria da uno stuolo di angeli e con gli apostoli nel partito inferiore che increduli osservano il sepolcro vuoto.
Nell’edificio di notevole importanza è il Trittico ligneo del Salvatore con la Vergine, S. Giovanni Evangelista, S. Giovanni Battista e S. Sebastiano, conservato sull’altare della Cappella del S. Salvatore (la seconda a sinistra) della famiglia Degli Effetti. Al centro del trittico è ritratto il Salvatore benedicente su fondo in foglia d’oro; la tavola è datata 1507. Citata come opera del Perugino è oggi attribuita ad Antoniazzo Romano.

Orari

Info e Orari:La chiesa è visitabile in orario compatibile con le funzioni religiose.
Per visite guidate e informazioni, rivolgersi alla PRO LOCO
Sito: https://www.prolococastelnuovodiporto.it/
E-mail: prolococastelnuovodiporto@gmail.com



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